Ecstasy (2000)

Registrato: Sear Sound Studios, New York
Prodotto da: Lou Reed e Hal Willner
A
ll’eta di 58 anni, nel primo album del nuovo millennio, Lou Reed riesce ancora a sbalordire: basti ascoltare i 18 minuti di distorsioni di chitarra di “Like a Possum” o i testi sulle droghe, sul sesso (“Rock Minuet“) che ci riportano indietro ai momenti migliori della sua ormai più che trentennale carriera. Per la Maggior parte dell’album Reed è ossessionato dall’amore e dal sesso, in particolar modo sulle relazioni sull’orlo di una crisi di nervi (“Paranoia Key of E“, “Mad” e “Tatters“).
Gli arrangiamenti e l’affiatamento della band, insieme ad un Lou Reed corrosivo e in splendida forma, fanno di quest’album il suo lavoro più rock da vent’anni a questa parte, pieno di canzoni robuste e sanguigne e di brani assolutamente imperdibili (la title-track, sopra tutte, è un’autentica perla). Lou Reed apre il nuovo millennio con ritrovata energia e ispirazione, regalandoci uno dei suoi album più irresistibili e validi.
2. Mystic Child (5:01)
3. Mad (4:29)
4. Ecstasy (4:25)
5. Modern Dance (4:09)
6. Tatters (5:55)
7. Future Farmers Of America (3:01)
9. White Prism (4:00)
10. Rock Minuet (6:56)
11. Baton Rouge (4:54)
12. Like A Possum (18:03)
13. Rouge (1:01)
14. Big Sky (6:31)
Durata: 77:15
Mike Rathke (Chitarra)
Fernando Saunders (Basso, backing vocal)
Tony “Thunder” Smith (Batteria, percussioni, backing vocal)
Laurie Anderson (Violino elettrico su “White Prism” e “Rouge“)
Paul Shapiro (Sax tenore)
Doug Wiselman (Sax tenore, sax baritono)
Don Alias (Percussioni su “Ecstasy“)
Steven Bernstein (Tromba, arrangiamento fiati)
Jane Scarpantoni (Violoncello)
Steven Seigmeister (Packaging)
Nel 2008, durante un’intervista, il regista Julian Schnabel lesse alcuni versi di “Rock Minuet” dichiarando che era una delle sue canzoni preferite di Lou Reed.